"A BEATO LINO PAPA BAPTISMUM ACCEPIT"

DAL BEATO LINO PAPA IL BATTESIMO RICEVE




1. NAZARIO RICEVE IL BATTESIMO DAL BEATO LINO PAPA


Quando battezza Nazario Lino non é ancora papa; lo diventerà nel 67 alla morte di San Pietro.
Fin da questo primo affresco sono presenti anacronismi. I personaggi rappresentati portano vesti seicentesche e non dei primi anni del Cristianesimo; il nobile che fa da padrino, rivestito da una armatura da parata, può essere Bartolomeo Lomellini, protettore della Chiesa di Monte Oliveto e dell'Oratorio; il sacerdote battezzante il parroco carmelitano del tempo.


"PATRIMONIUM SUUM PAUPERIBUS DISTRIBUIT"

IL PATRIMONIO SUO AI POVERI DISTRIBUISCE




2. NAZARIO DISTRIBUISCE IL SUO PATRIMONIO AI POVERI


La scena é ambientata nella Multedo del Seicento: sullo sfondo, al centro l'edificio dell'Oratorio, a sinistra la torre della Villa Lomellini, a destra in alto, nella parte rovinata dall'umidità, c'erano rappresentati il monastero e la chiesa di Monte Oliveto.


"CELSUS PUERUM PRAECEPTIS CRISTIANIS INSTRUCTU BAPTIZAVIT ET SECUM DUXIT"

CELSO FANCIULLO NEI PRECETTI CRISTIANI ISTRUITO BATTEZZO' E CON SE' CONDUSSE




3. CELSO FANCIULLO NEI PRECETTI CRISTIANI ISTRUITO BATTEZZO' E CON SE' CONDUSSE


La scena é ambientata davanti al portone laterale del Duomo di San Lorenzo. Sullo sfondo la chiesa richiama quella di Sant'Ambrogio e del Gesù. Sulla destra palazzi della Genova del Seicento. Tra gli ascoltatori un attento piccolo Celso con la madre, mentre l'uomo sulla destra zittisce il bimbo in primo piano. I due personaggi, ritratti in secondo piano sulla destra, quasi sicuramente sono lo stesso pittore Tavarone (quello con baffi e pizzetto) e il priore della Confraternita.




"IUSSU NERONIS IMPERATORIS A SATELLIBUS PERCUSSI IN MARE DEICIUNTUR"

PER ORDINE DI NERONE IMPERATORE DALLE GUARDIE PERCOSSI IN MARE SONO GETTATI





4. PER ORDINE DI NERONE IMPERATORE SONO PERCOSSI DALLE GUARDIE E GETTATI IN MARE